To-y Vol 1: La recensione

Qualche mese fa SaldaPress ha annunciato la sua discesa nel mondo Manga con una una nuova collana, pronta ad incrementare ulteriormente il bacino di lettori della casa editrice aprendo la sua offerta a nuovi confini.
Per il debutto di Mangaka ( questo il nome della collana) hanno così scelto un titolo cult, rimasto però fin ad oggi inedito nel nostro paese To-y di Atsushi Kamjio.

Un’opera uscita a partire dal 1985 che ha anticipato il fenomeno dei manga incentrati sulle band musicali –  come ad esempio Beck e Nana–  la parabola a cavallo fra punk e glamour, di una star musicale in una serie che ha fatto storia del genere.

Giappone, anni ‘80. Le case discografiche si sfidano per trovare nuovi talenti da trasformare in teen idol e boy band pensati per dominare le classifiche di vendita. 

Al grido di “distruggiamo la noia”, il giovane To-y Fujii si divide invece tra la poca voglia di studiare e il ruolo di cantante nei Gasp, una band di grande energia e dalla forte attitudine punk. 

La sua strada si incrocia spesso con quella di Any, una fan che stravede per To-y e che lo segue ovunque vada. 

Quando però l’importante casa discografica Kama Pro mette gli occhi su di lui, To-y dovrà decidere se restare fedele alla sua band o entrare in un mondo più grande, fatto di invidia e di competizione. Un mondo che il ragazzo sente lontano da sè ma che potrebbe comunque valorizzare il suo talento e dargli la fama.

 

Leggendo il primo volume di To-y è facile intuire l’origine anni’80 di questo manga, così come il perchè sia diventato un vero e proprio cult.  Un volume dove l’autore lavora con cura sui suoi personaggi, sia il protagonista che chi gli ruota attorno sono infatti ben studiati sia dal punto di vista narrativo – risultando così interessanti  da leggere – sia da quello del design, cosa che li rende perfettamente calati nelle atmosfere del background musicale di quel decennio oltre che riconoscibili in maniera estremamente easy per noi lettori. Peculiare la gestione del colore, con pagine in BN alternate a pagine a colori

To-y si è rivelata una lettura elegante nel tratto e soddisfacente, molto godibile e che lascia la curiosità di leggerne ancora. Se cercate qualcosa di nuovo da leggere, ma che abbia quella leggera patinatura vintage che non guasta mai , questa è sicuramente una serie da provare

 

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